In questo articolo vi spiegheremo com’è fatto il sapone 100% naturale e certificato Ecobio. Il sapone viene prodotto tramite una reazione chimica chiamata “esterificazione”. Questa reazione avviene tra gli acidi grassi (principalmente oli e burri) e una base generale (in genere idrossido di sodio) che da come risultato il glicerolo, un sale di sodio. Non tutti sanno che l’idrossido di sodio utilizzato durante questo processo è una sostanza molto dannosa e anche pericolosa se usata da mani non esperte. Il sapone naturale che dispone della certificazione Ecobio, molto spesso è formulato con sostanze alternative non pericolose e che non irritano la pelle.
Se vuoi scoprire di più sulle sostanze dannose presenti nei prodotti cosmetici che utilizzi tutti i giorni, ti suggerisco di dare un’occhiata agli articoli: Ingredienti pericolosi presenti nei rossetti, guida completa e Ingredienti dannosi presenti nelle creme.
I saponi liquidi (non Ecobio) in commercio sono quelli che comunemente definiamo syndet (detergenti sintetici). Infatti, sono una miscela di sostanze lavanti di origine sintetica. I syndet possono essere più o meno aggressivi di un sapone solido a seconda della loro composizione.
Come funziona il sapone?
Le molecole che costituiscono il sapone e quelle contenute nei detergenti liquidi, sono costituite da una estremità carica negativamente. Infatti, questa carica è affine all’acqua e ha una lunga coda idrofoba, più affine cioè alle sostanze grasse, molecole di questo genere sono chiamate tensioattivi. Inoltre, dobbiamo ricordare che lo sporco di natura grassa non può essere lavato con la sola acqua. Grassi e acqua non si miscelano, il sapone lava perché le sue molecole circondano lo sporco, e possono essere sciacquate via dall’acqua.
Com’è fatto il sapone naturale Ecobio?
Produrre il sapone in casa non è difficile, basta avere un po’ di accortezza nel maneggiare sostanze caustiche, se vi volete cimentare online troverete molte guide utili.
Industrialmente il sapone si produce in grandi caldaie in cui viene scaldata la massa di grassi e a poco a poco viene aggiunta la soluzione alcalina. Al termine della reazione viene aggiunto cloruro di sodio per favorire la separazione del sapone dalla liscivia e di gran parte del glicerolo che può essere rivenduto come tale. Otteniamo in questo modo un sapone di base, spesso prodotto in grandi quantità e rivenduto ad altri produttori minori che lo fondono e lo “personalizzano” aggiungendo oli, glicerina, profumo.
Sempre più spesso, incentivati dal ridurre l’utilizzo della plastica, si utilizzano i detergenti di tipo solido. A tal proposito, per agevolarti nella scelta, ho scritto un articolo di approfondimento che puoi consultare al LINK: Sapone solido naturale Ecobio che rispetta la pelle e l’ambiente.
Ingredienti del sapone naturale e non
Leggere e capire l’etichetta di un sapone è molto semplice. Infatti, gli ingredienti sono disposti in ordine decrescente e, di solito, al primo posto sono elencati i grassi presenti nella formula. Questi grassi possono essere indicati col loro nome latino oppure come sale di sodio o potassio aggiungendo il suffisso –ate preceduto da sodium o potassium.
Difficilmente un sapone è costituito da un solo olio, ne sono necessari almeno due per avere un prodotto della giusta consistenza, non viscido e che faccia una bella schiuma.
Oli naturali presenti nei saponi Ecobio
Generalmente i saponi certificati Ecobio sono formulati con oli naturali. Gli oli più comuni che vengono utilizzati per formulare un sapone sono:
- Olio di mandorle dolci
- Cocco (cocos lucifera/sodium cocoate);
- l’olio d’oliva (olea europea/sodium olivate),
Il primo è un importante fattore di consistenza, rende le saponette molto dure e si consumano più lentamente. Il secondo riesce a creare una schiuma morbida.
I saponi fatti con olio d’oliva come ingrediente principale sono duri ma delicati. Normalmente abbinato a olio di cocco per avere una schiuma migliore.
Burri pregiati presenti nei saponi naturali
All’interno della formula dei saponi naturali, molto spesso vengono inserite alcune sostanze pregiate che ne determinano la qualità e la resa. Molto spesso i burri sono elencati con il nome scientifico e servono ad addolcire la formula. I burri di origine naturale più utilizzati per formulare i saponi sono:
Oltre ai burri, di solito viene aggiunta anche la glicerina rigorosamente di origine naturale. La glicerina, è un sottoprodotto della saponificazione.
Altri ingredienti presenti nei saponi naturali
Altri ingredienti attivi che possono essere presenti nelle formule dei saponi naturali e non sono di certo le profumazioni, indicate col generico “parfum”. Nei saponi tradizionali i profumi aggiunti sono in genere di natura sintetica, mentre nei saponi naturali si tratta di oli essenziali profumati. Per legge è obbligatorio indicare in etichetta le sostanze riconosciute come allergizzanti se presenti a una concentrazione maggiore allo 0.01%, sia se di origine naturale, sia se di sintesi.
Inoltre, soprattutto nei saponi 100% naturali, molto spesso vengono aggiunti ingredienti emollienti e idratanti per rendere il prodotto più pregiato e delicato sulla pelle.
Ingredienti dannosi presenti nei saponi
Completato l’elenco degli oli, in etichetta è presente sempre sodium (potassium) hydroxide, la più comunemente chiamata soda caustica. Non viene indicata se al posto dei nomi degli oli ci sono quelli dei relativi sali per una questione di coerenza nell’etichetta.
Molto presente soprattutto nei saponi da bucato il sego suino, prodotto dagli scarti di macellazione (lard/sodium tallowate).
A seconda della vostra sensibilità personale potreste decidere di escludere dai vostri acquisti i prodotti con tallowate (sego di suino) e quelli contenenti il palmate.
Nel sud est asiatico ogni anno vengono disboscati ettari di foresta per far posto alle piantagioni di palma da cui viene ottenuto questo olio. Inoltre, le piantagioni creano un grave danno alla biodiversità. Infatti, decidere di non acquistare prodotti che lo contengono non è sempre facile, è contenuto anche in molti prodotti alimentari sotto la dicitura “grassi vegetali”.
Un altro ingrediente pericoloso contenuto nei saponi tradizionali è l’EDTA, ovviamente questo ingrediente non è contenuto nei saponi Ecobio poiché non si tratta di un ingrediente naturale. Serve a sequestrare il ferro (che accelera l’irrancidimento del sapone) e calcio e magnesio (rendendo l’acqua più dolce il sapone fa una schiuma migliore). L’EDTA è un ingrediente dannoso per la salute umana e altamente inquinante.
Com’è fatto il sapone Ecobio naturale: esempi
In commercio esistono diversi tipi di saponi più o meno popolari che vantano particolari benefici. Tra i più conosciuti e utilizzati ricordiamo:
- Sapone di Marsiglia,
- Aleppo.
1. Sapone di Marsiglia
Il vero sapone di Marsiglia dovrebbe essere costituito dal solo olio d’oliva. Può essere aggiunta una piccola quantità di olio di cocco per aumentarne la schiuma, mai grassi animali.
2. Sapone di Aleppo
Il vero sapone di Aleppo è costituito da olio di oliva e olio di alloro. La quantità di quest’ultimo ne definisce la qualità e può arrivare fino al 25% (deve essere specificato in etichetta). L’olio di alloro è sempre definito come laurus nobilis e non come sale in quanto è aggiunto dopo la saponificazione.
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