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Moda etica e sostenibile, guida per principianti

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Più persone che mai stanno iniziando a riconoscere l’impatto che gli esseri umani hanno sul mondo. Queste persone, generalmente più sensibili rispetto alle altre, vorrebbero ridurre il proprio impatto sull’ambiente. L’azienda McKinsey & Company ha rilevato che il 57% degli intervistati ha apportato modifiche significative al proprio stile di vita per ridurre il proprio impatto ambientale. Questa è un’ottima notizia e segna inevitabilmente l’inizio di uno stile di vita più responsabile. Per molti, il viaggio verso la sostenibilità inizia dal guardaroba. Come mai? Perché purtroppo l’industria della moda è una delle industrie più inquinanti al mondo, con un impatto su milioni di persone. I nuovi consumatori vogliono fare scelte etiche. Vogliono rispettare l’ambiente, sentirsi bene e allo stesso tempo avere un bell’aspetto. Tutto questo è possibile e se sei anche tu una di queste persone, scopri la guida per principianti alla moda etica e sostenibile.

Primi passi verso la moda etica e sostenibile

Ma da dove cominciare ad acquistare capi d’abbigliamento ecosostenibili? Come si fa a sapere cosa è giusto acquistare e cosa non lo è? Dove si possono reperire informazioni attendibili sull’argomento?

Non temere, questo articolo è scritto apposta per te e siamo qui per aiutarti! Amametia è un sito che si occupa di selezionare e recensire cosmetici certificati Ecobio e prodotti ecosostenibili di vario genere. Abbiamo creato un sistema di valutazione etica che ci permette di selezionare aziende e marchi impegnati a sostenere politiche di salvaguardia ambientale di vario genere. Ogni giorno ci occupiamo di ricerca e proviamo prodotti testandoli personalmente, parliamo con gli esperti di settore, gli attivisti e i marchi per sviluppare semplici valutazioni sull’impatto di ciascuna etichetta su queste tre aree chiave: persone, pianeta e animali. Assegniamo un punteggio a ciascun marchio su questi temi e diamo una valutazione complessiva per aiutarti ad acquistare i prodotti giusti.

Oggi parleremo in modo approfondito di moda etica e sostenibile in modo che tu possa avere un bell’aspetto e sentirti bene con i vestiti che indossi. Considera questa la tua guida di riferimento e indicizza tutto ciò che devi sapere per costruire il tuo guardaroba eco-consapevole con sicurezza. Pronto? Andiamo!

Cos’è la moda etica e sostenibile?

La moda ecosostenibile (o sostenibile), secondo wikipedia è

Un movimento e un processo di promozione del cambiamento del sistema moda verso una maggiore integrità ecologica e giustizia sociale.

Wikipedia

Nel 1987, l’ONU ha definito la sostenibilità come “lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni”.

Moda sostenibile significa trovare un equilibrio nella progettazione, produzione e consumo di vestiti. Significa evitare l’esaurimento delle risorse naturali e lo sfruttamento degli individui e delle comunità.

Essere sostenibili significa anche mantenere questo equilibrio anche nel futuro adottando un approccio a lungo termine alla produzione e al consumo di vestiti e accessori. Si tratta di garantire che l’industria della moda crei bene ed eviti danni alle persone, al pianeta e agli animali.

La moda etica e quella sostenibile sono spesso usate in modo intercambiabile. Per alcuni, la “moda etica” si concentra maggiormente sull’impatto sociale dell’industria della moda e su ciò che è “moralmente giusto”. Per intenderci, la moda etica va oltre le leggi locali sul lavoro e copre un’ampia gamma di questioni come salari di sussistenza, condizioni di lavoro, benessere degli animali (moda vegana).

In sintesi possiamo dire che:

la moda etica e sostenibile è quella che sa mantenere il giusto equilibrio in termini di produzione evitando danni alle persone, al pianeta e agli animali.

Amametia

Alla luce di quello che sta succedendo non possiamo più ignorare le dimensioni etiche delle sfide ambientali catastrofiche dell’impatto del cambiamento climatico e la distruzione delle fonti di acqua dolce su esseri umani e animali già in atto.

Come iniziare con la moda etica e sostenibile

Hai intenzione d’iniziare il grande cambiamento partendo dalla rivoluzione del tuo armadio correggendo le cattive abitudini nel momento dell’acquisto? Per fare iniziare con la moda etica e sostenibile ho elaborato tre punti chiave e sono:

  1. Studiare, ossia conoscere i termini indispensabili collegati a questo tipo di settore;
  2. Fare, iniziare ad analizzare i singoli capi presenti nell’armadio;
  3. Sostenere, scegliere un acquisto consapevole e preferire le aziende ecosostenibile ed etiche.

Qui sotto gli elementi più importanti per ogni punto per permetterti di capire come iniziare fin da subito a scegliere la moda etica e sostenibile.

1. Studiare i termini propri della moda ecosostenibile

Che tu sia nuovo nel mondo della moda sostenibile o un veterano della moda etica, la terminologia della moda etica e sostenibile può creare confusione. Ho creato questo glossario completo e di facile comprensione sulla moda sostenibile ed etica in modo che tu possa navigare con facilità in questo nuovo mondo di parole:

  • Fast fashion: si tratta di una serie di collezioni composte da linee di moda progettate e prodotte in modo rapido ed economico per permettere ai consumatori di acquistarle a un prezzo basso;
  • Slow fashion: o “moda lenta” è un netta contrapposizione alla fast fashion ed è un approccio alla moda che considera i processi e le risorse necessarie per realizzare l’abbigliamento. Sostiene l’acquisto di capi di migliore qualità che dureranno più a lungo e valorizzando un trattamento equo delle persone, degli animali e del pianeta;
  • Vegan fashion: anche se non ti definisci vegano nella vita di tutti i giorni, potresti comunque essere tentato dalla moda vegana o cruelty-free in termini di diversi impatti sull’uomo, sull’ambiente e, naturalmente, sul benessere degli animali;
  • Circular fashion: l’industria della moda circolare è quella in cui i prodotti e i materiali sono progettati per essere usati a lungo, essere riciclati attraverso il riutilizzo e il riciclaggio con sistemi pensati apposta per rigenerali.
  • greenwashing o ecologismo di facciata è una vera e propria strategia di comunicazione che fanno le imprese per dare l’immagine di essere impegnate in politiche a favore della salvaguardia ambientale. Grazie al greenwashin le aziende di moda riescono a distrarre l’attenzione dell’opinione dei consumatori dagli effetti negativi della loro produzione. Esiste nel campo della moda da molti anni. Come consumatori consapevoli, dovremmo riconoscere che non esistono soluzioni semplici a problemi complessi, dobbiamo essere bravi e capire se un’azienda è davvero impegnata a sostenere politiche a favore dell’ambiente.
Credit: https://www.commonobjective.co/article/what-is-circular-fashion

2. Fare un’analisi del proprio guardaroba

Non limitarti ad acquistare semplicemente i tuoi capi dalle aziende che si dichiarano ecosostenibili. Piuttosto controlla da fonti attendibili se il brand corrisponde davvero ai tuoi valori e allo stile. Mentre i marchi sono al lavoro guardando il ruolo che svolgono in tutto questo, cosa possiamo fare noi consumatori per contribuire? Semplice, noi consumatori possiamo fare davvero tanto iniziando a: ridurre, riutilizzare, riciclare, riparare, rivendere.

Cinque cose da fare per iniziare fin da subito a costruire un armadio ecosostenibile:

  1. Decluttering, eliminare ciò che non usiamo;
  2. crea un guardaroba “a capusula” o meglio conosciuto come capsule wardrobe;
  3. acquista abbiglamento di seconda mano
  4. riparare i vestiti danneggiati
  5. acquistare da aziende impegnate in attività di salvaguardia dell’ambiente

1. Decluttering

Per iniziare a creare un guardaroba davvero etico occorre eliminare quello che non usi più. Il termine molto in voga tra chi ha scelto questo nuovo stile di vita è decluttering (declutterare in italiano). La parola decluttering è formata da prefisso “de” e dalla parola (un verbo) “cluttering” che deriva dal sostantivo “clutter“. Clutter in inglese significa “molti oggetti disordinati”, in italiano non esiste una parola per tradurre questo concetto. In linea di massima decluttering significa togliere via l’ingombro disordinato. Questo termine, riferito al nostro armadio, significa eliminare tutti gli oggetti e i capi che occupano spazio e che non usiamo più. Svuotare, fare spazio, eliminare l’ingombro e il disordine che tutti i capi che non utilizziamo creano. Questo è il primo step verso un armadio ecosostenibile.

Non dimenticare che durante il decluttering puoi regalare i tuoi capi ad associazioni di volontariato oppure puoi venderli su app specifiche come Vinted.

2. Creare un armadio a capsula

Susie Faux, proprietaria di un negozio di abbagliamento a Londra, creò per la prima volta il termine “capsule wardrobe” negli anni ’70 creo. Il guardaroba a capsula è una raccolta di pochi capi essenziali che non passano di moda, come gonne, pantaloni e cappotti, che possono essere poi arricchiti con pezzi di stagione. Nello specifico Susie Faux si riferisce a una collezione di massimo 30-40 capi di abbigliamento pratici e versatili messi insieme per creare l’intero guardaroba.

Il Capsule wardorbe è un armadio che non teme le stagioni e le mode. Davvero una soluzione utile e pratica per approcciarsi immediatamente alla moda etica ed ecosostenibile.

The Capsule Wardrobe: 1,000 Outfits from 30 Pieces

3. Acquistare capi di seconda mano

Se vuoi approcciarti alla moda etica ed ecosostenibile ma non hai un grande budget a disposizione per permetterti di acquistare i capi base della tua capsule collection, puoi provare ad acquistare capi di seconda mano. I capi di seconda mano sono disponibili nei negozi che vendono capi vintage o sulle app specifiche (come Vinted). Acquistare vestiti di seconda mano ti permetterà di aggiudicarti dei capi in ottimo stato e di buona qualità a un prezzo davvero basso.

4. Riparare i capi danneggiati

Rammendare e riparare i vestiti è davvero importante perché permette di continuare a usare il nostro capo rpeferito anche se rovinato dall’usura o da un danno accidentate. Inoltre, un capo d’abbigliamento danneggiato riparato in modo adeguato può diventare un pezzo unico e originale. Riparare un vestito è un’opportunità per ridare valore e identità a qualcosa che amiamo e abbiamo usato tanto. Inoltre, se continuiamo a usare un vestito piuttosto che gettarlo tra i rifiuti è una possibilità di ridurre il nostro impatto sull’ambiente.

3. Sostieni e acquista da aziende ecosostenibili

Ovviamente, dopo aver liberato il tuo armadio dai capi che non usi più e dopo aver acquistato da negozi che vendono abiti di seconda mano e dopo aver riparato i tuoi vestiti preferiti, non ti resta che acquistare quello che ti manca dalle aziende ecosostenibili. Nella sezione MODA di questo sito poi trovare dei validi suggerimenti per i tuoi acquisti. Inoltre, questa sezione è in continuo aggiornamento con guide e selezione di aziende che producono moda etica ed ecosostenibile.

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Domande più frequenti sulla moda etica e sostenibile

Come capire quando un marchio di moda sta effettuando il greenwashing?

Per capire quando un marchio di moda sta effettuando greenwashing possiamo controllare se i capi d’abbigliamento dispongono dei simboli che testimoniano la provenienza delle fibre con cui sono composte. Inoltre, possiamo verificare le informazioni presenti sul sito ufficiale e quanto il brand è impegnato a sostenere campagne a favore dell’ambiente e della salvaguardia degli animali. Molto spesso le aziende impegnate seriamente dispongono di certificazioni da parte degli enti ufficiali.

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